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White Oleander

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littlesantashelper
Iscritto il: 29 gen 2003

Messaggio littlesantashelper »

Ingrid (Michelle Pfeiffer) fa bere il succo dell'oleandro (pianta velenosa) all'amante, colpevole di averla rifiutata e umiliata. La bellissima donna, artista e poetessa di successo, orgogliosa ed egocentrica, che si vanta della propria forza e indipendenza, ha una figlia quindicenne che l’adora. Astrid vede nella madre e nel suo stile di vita bohémienne, l’ideale della perfezione. Ingrid viene riconosciuta colpevole di omicidio e rinchiusa in prigione: per Astrid, già traumatizzata dall’evento e che si figura la madre come una vittima innocente, inizia un lungo periodo scandito dagli affidi.

Così, tra le madri adottive, troviamo: una nevrotica ex spogliarellista, ex alcolizzata, ossessionata da Dio, ossessionata dal collezionare figli, gelosa del compagno che dimostra particolari attenzioni nei confronti di Astrid, fino alle tragiche conseguenze; una dolce e malinconica attrice, Claire (Renée Zellweger), moglie trascurata, che stringe con la ragazza un’amicizia come tra sorelle, a cui si rivelano segreti e confidenze; una cinica emigrata russa affamata di soldi.

Astrid si trova ogni volta catapultata in mondi diversi e difficili, che mano mano la induriscono e la rendono cinica.
Anche dal carcere, Ingrid riesce a dominare completamente la figlia: riversa su di lei tutte le sue aspirazioni, le instilla il terrore per la mediocrità, nella convinzione che solo loro due siano persone davvero speciali, diverse da tutte le altre.

Il film è ben fatto, anche se un po’ convenzionale e privo di forti sorprese, la narrazione risulta lineare e semplice.
Forse la sfortuna della povera ragazza, a lungo andare, tende a provocare nello spettatore un senso di "fastidio" (io non ne potevo piu' ;P).
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